26 settembre 2011

Pizza al miele di castagno e sapore di alchimia.

Pizza al miele di castagno e sapore di alchimia.


C'è un grande vantaggio nei piccoli malanni del cambio di stagione:  starsene a casa in pigiama in dolce far niente.  Almeno questo è quello che mi riprometto ogni volta, per poi scivolare sempre negli irresisitbili richiami che ogni casa nasconde: troppi stimoli, troppe irrinunciabili imprese a cui dar vita all'ombra del resto del mondo.
Del resto mi succede da quando ero piccola e certe abitudini consolidate nel tempo, si sa, sono dure a morire. Da piccola, appunto, aspettavo che l'ultimo di casa chiudesse la porta per scivolare via dal letto, scavalcare i vari Topolino, Tom Sawyer, coperte di rinforzo e andare dritta dritta proprio lì, in cucina. E dare quindi vita agli esperimenti di scienze. Sì, a volte provavo anche a cucinare, ma visti i reclami non proprio morbidi di mia madre di fronte a certi brutti esperimenti, a un certo punto mi ero votata tutta alle scienze. E così riproducevo come una dolce streghetta medievale tutti gli esercizi consigliati nel sussidiario, col librone aperto davanti al naso e intorno fuochi e bollore d'acqua e ventole e bicarbonati. Ma anche i programmi pomeridiani erano per me grande fonte di ispirazione: appuntavo fedelmente i vari passaggi visti alla tele per poi aspettare il momento giusto, in beata solitudine, per riprodurli in cucina.  
Allora pizza, ho detto l'altro giorno, con la gola grossa e la fronte calda, presa da quell'estatico entusiasmo che ormai, da allora, mi coglie coi malanni. Ed ho persino osato, complice quel leggero senso di incoscienza che certe volte dà l'avere qualche linea di febbre e  mi sono messa a mescolare con la stessa voglia di scoperte di un tempo, realizzando  un impasto al miele di castagno che, cavoletti,credetemi è speciale! E' il classico impasto e il procedimento qui sotto non aggiunge niente a quello che ciascuna di voi già sa, anzi forse sa anche meglio, ma il castagno è stata una sorpresa. E poi, non so se è un caso, mi è sembrato che anche la consistenza dell'impasto fosse migliore, più alveolata dentro e croccante fuori.
Per le farciture, ne ho provata una nuova di cui sotto vi do la ricettuzza.
Buon inizio di settimana a tutte voi, care amiche streghette col mestolo!

ingredienti
per la pasta della pizza
500g di farina 00
una bustina di lievito secco
1 cucchiano scarso di miele di castagno
1 cucchiaio di olio e.v.o.
acqua appena tiepida
sale qb

per la farcitura speciale
(per circa 200g di pizza)
400 g di cipollotti
10 gherigli di noce
130 g di mascarpone
130 g di stracchino
un rametto di rosmarino
due noci di burro
un cucchiaio di olio e.v.o.
pepe nero qb

Per la pasta della pizza: riattivare il lievito secco in mezzo bicchiere d'acqua tiepida e un cucchiaio scarso di miele di castagno. Fare un cratere con la farina e versare al centro il lievito attivo, una presa di sale e un cucchiaio di olio e.v.o.
Cominciare a prendere la farina e aggiungere acqua finché otteniamo un impasto leggermente colloso. Impastare energicamente sulla spianatoia per qualche minuto per attivare il glutine. Porre l'impasto in un contenitore avvolto da una coperta e lasciare lievitare per almeno un paio d'ore.
Per la farcitura: mentre preriscaldiamo il forno in attesa di infornare, mettere per dieci minuti i gherigli di noce, in modo da scaldarli ma non tostarli troppo. In una padellina, scaldiamo per qualche minuto l'olio con il ramo di rosmarino. Affettiamo i cipollotti e facciamoli appassire a fuoco dolce con due noci di burro e una spolverata di pepe nero. In un piatto mescoliamo il mascarpone insieme allo stracchino. Versare poi sull'impasto, in sequenza: i cipolloti, la mescola dei formaggi, i gherigli frantumati e l'olio con il rosmarino. Infornare a 220° C per 25 minuti.

20 settembre 2011

Chiedilo a

Accolgo con entusiasmo l'invito di Rossella e mi sottopongo volentieri all'intervista! Che fico, sarebbe bello raccoglierle tutte insieme...facciamoci venire un'idea, che ne dite?:)


b-l-u-e-l-a-g-o-o-n:

That could be me :)
                 


A 13 anni cosa volevi fare?
La reporter, la scrittrice, la zoologa, la fotografa naturalista.

Il vero lusso.
Essere sempre se stessi.

Cos'è oggi tabù.
L’aspetto mistico, sacro della vita.

Fumo, droga, alcool. Com'è il tuo rapporto hai con loro?
Fumo: puzza. Droga: vi sembra ne abbia bisogno? Alcool: che bella ogni tanto una leggera ebbrezza, a me basta davvero poco! J

Ti reincarni in un uomo. La prima cosa che vorresti sperimentare.
La gaia incoscienza.

L'ultima cosa prima di andare a dormire
Il bacio della buona notte al mio compagno e l’occhiolino al mio cane.

Hai il potere per te per un giorno. La prima cosa che fai?
Chiedo l’annessione ad un paese civile.

La stanza più bella.
Una biblioteca con finestre enormi, con una intera parete a finestra su un giardino ombroso.

Cos'hai imparato dalla cucina.
Il silenzio e la concentrazione, ogni volta.

Cosa ti tiene sveglia?
I rumori, quelli sonori e quelli silenziosi della mente.

Il posto dove ti vengono più idee
Sul lungomare della mia città.

Musica nell'Ipod.
Nada, Joan Baez, Apparat, Bach

Cosa consideri sopravvalutato?
Il futuro, che non ci lascia vivere in profondità questo giorno.

E cosa da rivalutare?
Il cuore.

Affinità culinarie?
Rossella, per la sensibilità, la bravura, il senso estetico, il sapore nordico francese di tutto l’insieme…vorrei vivere in una sua foto, in quel clima. Chiara, per la fantasia, per le sue ricette a base di attimi totali di grazia, la bravura, l’amore nel raccontare e nel cucinare.


Un libro dove abitare?
L’arte della gioia di Goliarda Sapienza.

All'inferno sei obbligato a leggere sempre lo stesso libro. Quale?
Qualunque cosa di Fabio Volo…

La casa brucia. Cosa salvi?
Il Gohonzon, la pergamena buddista davanti alla quale ogni giorno recito il mantra.
Cosa di poco? Cosa di troppo?
Poco viaggiare, quest'anno. Troppo muble muble.

14 settembre 2011

Confettura di cipolle




Confettura, visto che questa estate non ho imbarattolato ai ritmi abituali si rimedia con una versione che preannuncia in qualche modo l'autunno.
Per questa confettura ho usato cipolle bionde, ma anche le rosse di Tropea sono ottime. Il barattolo si tira fuori a sorpresa per accompagnare un bel tagliere di formaggi e buon pane, magari leggermente caldo e tostato, e fare quindi una figuretta niente male con gli amici. 
Io, sono sincera, nonostante i commenti entusiasti di chiunque l'abbia provata...non ne vada pazza! A me le fromage piace senza pere, senza miele, senza confit...niente insomma se non una bella e buona fetta di pane, che sia baguette o casareccio, o magari accompagato da qualche verdurina su un crostino, tipo cicorietta selvatica, agretti... Ma capisco che è un mio limite, ohi!
Vi lascio comunque la ricetta, a voi l'ardua sentenza! :)

ingredienti

500 g di cipolle bionde bio
4 cucchiai di olio e.v.o.
100 g di zucchero
250 ml di vino bianco
25 ml di aceto di mele
1 cucchiano di sale

Mondare le cipolle e affettarle sottilmente. Lasciarle appassire dolcemente in una casseruola con l'olio. Quando saranno morbide insaporire con lo zucchero e il sale e versare infine vino e aceto. Lasciare cuocere a lungo a fuoco basso, circa un'ora prima che sia ben densa. Versare bollente nei barattoli sterilizzati, chiudere e capovolgere per qualche minuto se si vuole il sottovuoto.

12 settembre 2011

Irish Soda Bread



Com'è buono il pane in Irlanda. E anche di tante varietà differenti. Nel periodo trascorso a Cork ho scoperto in particolare il soda bread, sia white che brown (con farina integrale), che è il pane tradizionale della tavola irlandese e a cui è legata addirittura una Society for preservation of Irish Soda Bread, sito in cui trovare storia, ingredienti, procedura legati proprio a questo pane.
La prima volta che l'ho comprato ero dubbiosa, credevo infatti dall'aspetto che fosse un pane poco friabile e invece... Quello che più mi piaceva era il sapore leggermente dolciastro, che però non riuscivo ad associare pienamente nè al latte nè allo yogurt.
Nei pomeriggi irlandesi, tornata a casa esausta da una giornata intera di lezioni in english(che mi vedevano praticamente in arrampicata libera sulle irte pareti dell'ignoto), infreddolita dalle raffiche taglienti del vento del nord (che nostalgia) e dalle immancabili pioggerelle primaverili (pure, mi mancano anche loro), credetemi: era una gran bella consolazione affettare 'sto pane dal sapore misterioso e 'arricchirlo' con generosi strati di burro, burro e marmellata, ma anche formaggio, nutella...insomma, grazie a lui mi sono concessa davvero memorabili merende consolatorie!
Finchè dopo un viaggetto a Londra di cui, tempo fa, vi avevo dato qualche tragicomica notizia, mi riporto a casa "THE HOMEBAKING BIBLE" di Jacqueline Bellefontaine. Ed è lì che l'ho rivisto. E ho pure scoperto il suo segreto, quel sapore indefinito: il latticello, buttermilk in english, era lui! :o
Questo sconosciuto, ho scoperto poi essere nient'altro che il liquido residuo della trasformazione della panna in burro. E, pure questa, una bella scoperta: possiamo fare un burro casalingo direttamente dalla panna fresca, sia attraverso una procedura meccanica, ma anche completamente a mano, che sembra quasi una magia! Potete vedere il procedimento sul blog di Bressanini dell'Espresso, è troppo divertente! 
Conto di farlo presto e di darvene notizia, ma torniamo a noi. La fortuna ha voluto che, nonostante le cattive notizie in giro per la rete, che lo danno come una cosa piuttosto difficile da reperire in Italia, io l'ho trovato al primo colpo all'Eurospin vicino a casa e questa, vi assicuro, è stata per me una gran bella cosa, visto che mi lamento tanto della periferia e visto che averlo bell'e pronto mi ha permesso di risparmiare un po' di tempo. 
La ricetta della Jacqueline è inoltre perfettamente fedele a quella della tradizione data dalla Società per la conservazione di cui vi dicevo. Quest'ultima  consiglia  però di cuocere il pane coprendo la teglia con un'altra teglia, per ricreare il più possibile l'ambiente di cottura tradizionale che prevede un recipiente provvisto di coperchio (si può vedere sul sito). Il soda bread non contiene lievito, l'agente lievitante è dato infatti dal bicarbonato di sodio che reagisce col calore al contatto con gli acidi del latticello e fa crescere la massa rendendola leggera e morbidissima. E questo, per tutti coloro che, come me, hanno qualche problemuccio coi lieviti, non è cosa da sottovalutare. In un'ora tra preparazione e cottura si ha la possibilità di avere un buon pane handmade!
In giro per la rete ci sono ricette che prevedono l'aggiunta di zucchero. Io mi sento di sconsigliarlo, perchè anche fatto in casa senza aggiunte ulteriori il sapore, lo ricordo ancora bene, è proprio quello originale.

ingredienti

4oo ml di latticello
4 cups di farina 00 (500g)
1 tsp di sale (1 cucchiano)
1 tsp di bicarbonato di sodio (1 chucchiaino scarso)

Scaldare il forno a 220°C. Settacciare in un recipiente la farina, il bicarbonato e il sale e formare un buco al centro in cui versare poco alla volta il latticello. Potrebbe anche non servire tutto, l'impasto deve essere morbido e un po' appicicoso, ma non liquido. Impastare molto dolcemente. Infarinare una spianatoia e trasferirvi l'impasto. Lavorare molto delicatamente, arrotolandolo tra le mani senza impastarlo. Trasferirlo in una teglia infarinata e con un coltello praticare due tagli a croce. Ricorire con un'altra teglia e cuocere così per circa mezz'ora (anche un po' meno). Togliere la teglia superiore e continuare la cottura per ancora qualche minuto. Il pane è cotto quando battendo sul fondo ne risulta un suono 'vuoto'. Gli Irlandesi a questo punto avvolgono  il pane in uno strofinaccio inumidito perchè in questo modo la crosta si ammorbidisce in po'.

1 settembre 2011

Bruschetta veloce coi cannellini.






















Oggi 1 settembre si celebra il giorno dei buoni propositi. Non c'è niente da fare, persino più che a Capodanno. E non fa meraviglia, visto che in genere, per molti, il 1 gennaio comincia sempre a mattino mooolto inoltrato e con un po' di confusione nella testa...


Invece settembre ispira proprio a mettercela tutta, con la sua arietta nuova (e stamane a Roma finalmente si è sentita un pochino), con i rientri ormai metabolizzati e le nuove collezioni autunno-inverno che inducono a quelle profonde stagionali riflessioni sul tipo di donna, ehmm, ragazza, che una vorrebbe essere...


E bene, allora oggi io prometto di mantenere fede al buon proposito di ricordarmi, di tanto in tanto, di un ingrediente speciale da usare all'occorrenza qb: il disimpegno!


E già, perchè in genere sono una-ne-penso-cento-ne-faccio, ci sono troppe cose belle da fare e da imparare e decisamente questo è il mio periodo dell'anno preferito, tutto in divenire lo sento, anzichè al finire.


Però stavolta m'è successa una cosa. Per la prima volta l'entusiasmo del rientro non si è presentato e mi è calato addosso, per tre giorni accipicchia, il velo sottile della malinconia. Segno che qui siamo in gran rivoluzione! Qualcosa ha da cambià e allora benvenga la malinconia perchè mi ha aperto gli occhi sulla necessità della mia vita di crescere e adattarsi a qualcosa che dentro forse è già cambiato ma non me n'ero accorta!


E così, disimpegno ragazze, un po' di disimpegno! Nel senso buddista di saggio distacco, di attimi di grazia lunghi un haiku, di passaggi onirici ad occhi aperti su paesaggi urbani altrimenti difficili, col mondo segreto, quello nostro del cuore, a cui ogni tanto facciamo ritorno.


Come le bellissime dosi finesettimanali di grazia che ogni tano Vaniglia ci regala e che non vi posso mettere il link perchè blogger mi sta scompaginando tutto e non so più come fare!


Comunque, in nome di questa nuova parola d'ordine, la ricetta di oggi è un inno al facile buono veloce e, secondo me, pure bello!




ingredienti
4 ciabatte napoletane, ma vanno benone anche le classiche freselle
1 barattolo di fagioli cannellini
mezza cipolla rossa di tropea
sedano freschissimo
olio e.v.o.
sale

Bagnare leggeremente le ciabatte. In una ciotola versare i cannellini, il sedano tagliato a dadini, la cipolla sottile. Salare e condire con un buon olio. Versare sul pane e buon appetito!














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