5 ottobre 2011

Lavash. O del genio fanciullino che è in noi.

Lavash. O del genio fanciullino che è in noi.

Tutta 'colpa' dei Calycanti, la nostalgia che m'è sopraggiunta l'altro giorno per la mia nipotina treenne. Tutta colpa di questa geniale ricettuzza, davvero da lasciar fare ai bambini per come è semplice e lasciarli impolverare di farina dappertutto, con le manine appiccicose che impastano e lasciano impronte e sorridere degli occhi furbetti a sbirciare nel forno.
Giorni fa è stato il compleanno della mia mamma e la soggettina treenne in questione le ha detto: "Nonna, per il tuo compleanno ti regalo una torta, una torta di mele. Però la fa cia Valentina!" E' che sono svegli questi bimbetti di oggi e così ha subito capito chi è che cià il mestolo dalla parte del manico, a casa mia.
I lavash in questione, sono delle lingue di pane croccante, non lievitato, originarie del medio-oriente. La ricetta così come proposta è ripresa da Le basi della confettura, di Jody Vassallo.
Si possono poi arricchire a piacere con sali aromatizzati, rosmarino, spezie e profumi vari.
Cuociono in un attimo e pure a mangiarli, si comincia dallo spilucco e... Comunque, in ogni caso, è difficile che durino il tempo di un viaggio per raggiungere la soggettina...! ;)


ingredienti
300 g di farina
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
1 albume
30 ml di olio e.v.o.
150 ml di acqua

per la guarnizione
1 albume
sale marino
rosmarino o altre spezie

Mescolare dolcemente la farina setacciata con sale, zucchero, albume e acqua. Mettere l'impasto su una spianatoia leggermente infarinata e lavorarlo delicatamente. Dividerlo in otto parti e stenderle con un mattarello piccolo, leggero, dando ad ognuna una forma ovoidale. Spennellare le sfoglie con l'albume e cospargerle di sale e spezie. Stendere i lavash su teglie foderate di carta forno e cuocerli in forno già caldo a 180°C per 10/15 minuti(tenerli comunque d'occhio!).


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