2 agosto 2011

La brioche che vien di notte...

La briosche che vien di notte...

Eccomi, sì che ci sono ancora e mi sembra ormai che non potrei più fare  a meno di riempire in qualche modo questo spazio.
La brioche delle foto risale a un paio di settimane fa. Avevo preso un giorno di riposo al lavoro perché poi mi aspettavano delle giornate intense, fine settimana compreso. Così impasto nel pomeriggio e la mattina seguente, di buon'ora, inforno per qualche minuto e sveglio il mio amore per fare colazione insieme.
Esco di casa emozionata (avevo pure chiesto a Tonino di farmi una foto sull'uscio, come si fa coi bambini il primo giorno di scuola. Ma poi ho visto la sua espressione interrogativa e allora, emmhh, ho detto che scherzavo!). Mi aspettava infatti un'esperienza a cui tenevo tanto e che si è rivelata ancora più profonda di quanto immaginassi. Si tratta di un corso per diventare insegnante di massaggio infantile, perché è arrivato il famoso momento in cui bisogna proprio dare una bella svolta. Basta spostamenti massacranti, scontento, dubbi e vincoli, sono troppo anarchica e appassionata per continuare ad accontentarmi!
Così ora mi aspetta il momento del costruire, per abilitarmi a questa nuova professione, per creare contatti e nuove amicizie, per decidere dove e come lavorare. Nel frattempo però bisogna mangiare e per questo, oltre a mantenere per ora il vecchio lavoro (che di per sé ha molti aspetti positivi, intendiamoci, sono comunque un piccolo budda fortunato!) mi devo rimettere pure a cucinare!
Altra nota dolente, questa del cucinare. Perché in mezzo a questa mia rivoluzione personale ho avuto l'idea, di per sé innocentissima, ve lo giuro, di dire: diamo un'imbiancata alla camera da letto? Il pretesto è stato l'armadio nuovo, bellissimo regalo della mamma di Tonino, che ci permette di soppiantare lo stipetto in cui ho sapientemente riposto per oltre due anni un quintale di vestiti, piegati ad arte che neanche l'origami riuscirebbe ad essere più efficace.
Beh, ragazze mie...sono stati capaci di SBAGLIARE IL LAVORO!!! Il muro rigetta la vernice! Sono due settimane che viviamo accampati in soggiorno, coi vestiti nelle buste, i mobili accatastati, polvere e caos, tanta stanchezza e...un topo! Un malefico topo urbano, di quelli ipernutriti dalle nostre immondizie  e sozzure, potenziale portatore di schifose malattie per noi e la nostra cucciola, rintanato dietro alla cucina e resistente a trappole, colle, veleni, agguati... Un mostro signore mie, e nessuno mi faccia la faccia dell'ambientalista commossa che mi fa gli occhi di riprovazione di fronte alla mia ostinazione a farlo fuori perché davvero mi arrabbio!!!
Ecco, per questi motivi ho taciuto su questa pagina per tanto tempo, perché davvero mi sono sentita molto stanca e giù di morale.
Ora non s'è ancora risolto niente, ma va bene, ho ripreso in mano le cose belle di me e mi sento felice! Così stamattina, al buio per non svegliare Tonino, ho tirato fuori dal congelatore le ultime brioche rimaste, le ho infornate per scongelarle e fotografate calde calde perchè, oltre al piacere della colazione, avevo proprio voglia di ritrovare anche il piacere di scrivere qui per voi! :)))

 La briosche che vien di notte...

ingredienti
300 g di farina 00
250 g di farina manitoba
250 g di pasta madre
150 g di zucchero
200 cc di latte
60 g di burro
2 uova

Sciogliere la pasta madre nel latte, aggiungere le uova, il burro ammorbidito e lo zucchero. Amalgamare e aggiungere le farine un po' alla volta fino ad ottenere un composto liscio ed elastico. Lasciare riposare per tre ore. Stendere la paste in una sfoglia rettangolare e ricavare tanti triangoli isosceli. Ripiegarli partendo dalla base, così da ottenere delle brioche con la tipica forma del cornetto. Lasciare riposare nel forno chiuso tutta la notte, su di una teglia rivestita con carta da forno. Cuocere il mattino seguente per 12 minuti a 160° C. Ecco fatto!

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