25 marzo 2011

Pisto Bilbaino e il Pettine del vento, ovvero gioia e malinconia del Paese Basco

Tutto quello che abbiamo sempre conosciuto e attribuito alla penisola iberica non può, almeno non del tutto, essere trasposto a questa regione di frontiera, drammatica ed esuberante, nordica e mediterranea. Dalla cucina ai paesaggi urbani e naturali lo spirito euskera pulsa di colori a tinte forti, di architetture robuste e trionfali, a volte come affacciate in un avamporto turco. E allo stesso tempo si respira aria di oceano, di pioggia leggera di malinconia, txiri miri che opacizza tutto di salsedine, camminando tra case e porticcioli così vicini a paesaggi bretoni, leggendo insegne in una lingua che sembra inventata da elfi e folletti.
Una regione ricca e operosa, sede di banche importanti, scenario spinto di una volontà indipendentista ancora sveglia, territorio conquistato dall'intelligenza dei ragazzini a batter palle sui muri dei frontones.  Tutto amalgamato e allegerito dal vento, dalla volontà di essere geni lievi e giocosi, come Chillida e il Peine del Viento, il pettine del vento a San Sebastiàn...
La cucina si sa: attualmente riconosciuta come una delle migliori del mondo, un invito a mettere da parte il tempo, a godere della preparazione e del mangiare in una tavola lontana dal minimalismo, imbandita di terracotte ricolme di gioie...
Come questo piatto di verdure, cucinato al modo dei bilbainos, da servire in terrine al posto dei piatti. 
Pisto Bilbaino e il Pettine del vento, ovvero gioia e malinconia del Paese Basco

ingredienti
(per quattro persone)
1 kg di zucchine
2 cipolle
500 g di patate
1 peperone rosso
250 g di pomodori maturi
4 uova
2 dl di olio e.v.o.
qualche fetta di pane fritto
sale 
peperoncino

In una casseruola riscaldare l'olio e friggere le cipolle, tagliate sottilmente.  A metà cottura aggiungere il peperone tagliato a pezzi e, quando è cotto, scolare e mettere da parte.
Nello  stesso olio friggere le zucchine tagliate piccole. Quando sono cotte scolare e mettere da parte.
Nell'olio che rimane friggere le palate pelate e tagliate a dadini, scolare e mettere da parte insieme al resto delle verdure.
Nella stessa casseruola, togliendo un po' di olio, friggere i pomodori lavati e tagliati  a pezzi. Lasciare cuocere lentamente. Quando sono ben cotti passare per il colino. Mettere tutti gli ingredienti fritti separatemente in un tegame di coccio. Aggiungere alla salsa di pomodoro le uova battute e versare nel tegame, insaporire con sale e pepe. Mettere sul fuoco e continuare la cottura  per qualche minuto senza smettere di girare. Servire ben caldo con qualche fettina di pane fritto adagiato accanto.

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